Fausto Bertinotti - Marco Guzzi
Pace e Rivoluzione
Contro la propaganda di guerra e lo svuotamento dei valori occidentali cominciano a levarsi, finalmente, voci profetiche e inattese. Echi di rivoluzione e di pace, di utopie socialiste e cristiane rinnovate. Questo dialogo tra Fausto Bertinotti e Marco Guzzi va alle radici della profonda crisi che sta vivendo il mondo occidentale, denuncia il nichilismo che minaccia soprattutto le nuove generazioni e cerca, in ultima istanza, soluzioni possibili contro le derive individualistiche della società contemporanea. Non sarà proprio uno sguardo spirituale, etico e civile sulla società e sul mondo intero a riscattare l’uomo, il cittadino dalla condizione di asservimento alle logiche di mercificazione del tecno-capitalismo finanziario? Credere in questa utopia è possibile; provare a realizzarla è necessario.
Marco Guzzi (1955), poeta e filosofo, nel 1999 ha fondato il Movimento di liberazione interiore per la trasformazione del mondo “Darsi pace”. Dal 1985 al 1998 ha lavorato in RAI, come conduttore radiofonico. Dal 1985 al 2002 ha diretto i seminari del “Centro Internazionale E. Montale”. Insegna presso il Claretianum, Istituto di Teologia della Vita consacrata dell’Università Lateranense, e presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università salesiana. Ha pubblicato circa 30 volumi.
Fausto Bertinotti (1940) è stato a lungo sindacalista della CGIL. Più volte parlamentare italiano ed europeo, ha ricoperto la carica di Segretario del Partito della Rifondazione Comunista e di Presidente del Partito della Sinistra Europea. Nel 2006 è stato eletto Presidente della Camera dei Deputati. Dirige la rivista “Alternative per il socialismo”.
Giulio Di Donato è dottore di ricerca in Filosofia del diritto. Fa parte del comitato di redazione della rivista di politica e cultura “La Fionda”.
A distanza di un anno dall’inizio delle ostilità in Ucraina nulla è cambiato: si continua a combattere e prosegue la conta drammatica dei morti e delle distruzioni, mentre i toni dei protagonisti si sono fatti via via più aggressivi ed enfatici. La narrazione diffusa dall’alto continua a parlarci di una lotta manichea del Bene contro il Male, delle democrazie occidentali contro le autocrazie orientali, con tanto di reductio ad hitlerum: il nemico va quindi sconfitto e annientato, non c’è spazio per il dialogo e per la ricerca di un terreno di mediazione. Le vie della pace fanno così, ancora oggi, fatica a farsi largo, mentre da più parti è stato addirittura agitato lo spettro del conflitto nucleare. A incupire ulteriormente il quadro c’è un senso diffuso di assuefazione e smarrimento di fronte alla barbarie bellica: le popolazioni europee e occidentali assistono con un misto di impotenza e di preoccupata rassegnazione al tragico spettacolo di una guerra senza fine. Eppure non sono mancate parole coraggiose di pace e di speranza in questi mesi di chiamata alle armi: contro la propaganda di guerra e lo svuotamento dei valori occidentali si sono levate voci profetiche e inattese, echi di rivoluzione e di pace, di utopie socialiste e cristiane rinnovate. Questo fervore insieme politico e spirituale anima anche il dialogo tra Fausto Bertinotti e Marco Guzzi, in uscita il 15 marzo nelle librerie, ma prenotabile già dal 9 marzo sul sito (https:/ www.edizionimariu.it): si tratta di un testo appassionato che va alle radici della profonda crisi che sta vivendo il mondo occidentale, che denuncia il nichilismo che minaccia soprattutto le nuove generazioni, che cerca, in ultima istanza, soluzioni possibili contro le derive individualistiche della società contemporanea.
Non sarà proprio uno sguardo spirituale, etico e civile sulla società e sul mondo intero – si chiedono gli autori – a riscattare l’uomo, il cittadino dalla condizione di asservimento alle logiche di mercificazione del tecno-capitalismo finanziario? Credere in questa utopia è possibile; provare a realizzarla è necessario.
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